Cattedrale di Palermo, la visita virtuale del “Planum ecclesiae”

Il Sagrato o "Planum Ecclesiae" della Cattedrale è stato realizzato nel 1195 ampliando il vecchio cimitero annesso alla chiesa e modificato in piazza, una volta abbattute le case che costeggiavano la "Platea Marmorea" (antico Cassaro oggi Corso Vittorio Emanuele). Al centro fu posta una maestosa fontana detta "dei tre vecchioni".
Il Piano della Cattedrale, da allora, è stato "teatro" della vita religiosa e civile della Città. Qui confluivano e confluiscono le grandi processioni e qui il popolo si raccoglie, nei momenti di gioia e di dolore, intorno al proprio Vescovo.
Era questo il piano detto "dei cavalieri", perché, dopo i lavori di ampliamento e di pavimentazione con "bellissimi mattoni di cotto" disposti dall'Arcivescovo Simone da Bologna nel XV sec., vi si incontravano e vi si intrattenevano i Cavalieri.
Nel piano, davanti al portico meridionale sono stati celebrati gli atti pubblici di fede del 1607,1618,1640, 1658, 1724. Per la occasione veniva montato un grande palco in cui prendevano posti i grandi inquisitori e i maggiorenti della città. (sotto incisione in rame di F. Cichò del 1724 di un atto pubblico di Fede nel piano della Cattedrale)

Dal 1515 fino al XIX secolo il piano ha ospitato la "fiera di S. Cristina". Per quindici giorni esso era invaso dalle bancarelle piene di merci. Al centro "a pisca", organizzata nelle baracche dette della "grande beneficiata" e della "piccola beneficiata" o "pastaceci", in esse venivano sorteggiati dei premi, più ricchi nella "grande beneficiata" nella quale il biglietto costava di più ("Pastaceci" era l'uomo in maschera che invitata in allegria a partecipare al "gioco").

Nel corso dei secoli il piano ha subito diversi interventi. Tra il 1574 ed il 1575, ad opera di Vincenzo Gagini, Geronimo Di Giglio e Giovanni Dajola l'antica cancellata è stata sostituita da una balaustrata realizzata in pietra di Termini. Su questa sono state poste le statue dei Santi protettori di Palermo realizzate tra il 1655 ed il 1673.

Nel 1744 il principe di Palagonia, Don Ignazio Sebastiano Gravina, fa realizzare da Vincenzo Vitaliano la statua di S. Rosalia che caccia la peste e che oggi ha preso il posto dell'antica fontana dei "tre vecchioni".

Nel 1753 per volontà del Duca di Montalto la vecchia balaustrata è sostituita con quella giunta fino a noi e realizzata nella più pregiata pietra di Billiemi.

Sui pilastri ai lati degli accessi  sono state poste le statue dei Santi che hanno riferimento con il cammino Comunità dei fedeli in città, nel seguente ordine:

Statue di S. Gregorio e S. Agostino, realizzate da G. Travaglia nel 1673, poste al primo ingresso del tratto occidentale della balaustra che corre lungo la via Matteo Bonelli

Statue di S. Girolamo e S. Ambrogio, realizzate da A. Anello nel 1673, poste al secondo ingresso del tratto occidentale della balaustra che corre lungo la via Matteo Bonelli

Statua di S. Agatone Papa, realizzata da C.F. Aprile nel 1655, posta al vertice sinistro del tratto meridionale della balaustra che corre lungo il Corso Vittorio Emanuele

Statue di S. Cristina e S. Silvia, realizzata da C.F. Aprile nel 1655, poste al primo ingresso, da sinistra, del tratto meridionale della balaustra che corre lungo il Corso Vittorio Emanuele

Statue di S. Agata, realizzata da C.F. Aprile nel 1655, e S. Rosalia, realizzata da G. Guercio nel 1655, poste all' ingresso centrale del tratto meridionale della balaustra che corre lungo il Corso Vittorio Emanuele

Statue di S. Ninfa e S. Oliva, realizzate da G. Guercio nel 1655, poste all'ultimo ingresso, da sinistra, del tratto meridionale della balaustra che corre lungo il Corso Vittorio Emanuele

Statua di S. Sergio Papa, realizzata da C.F. Aprile nel 1656, posta al vertice destro del tratto meridionale della balaustra che corre lungo il Corso Vittorio Emanuele

Statue di S. Mamiliano, realizzata da G. Travaglia nel 1673 e S. Eustozio, realizzata da A. Anello del 1673, poste al primo ingresso, da sinistra, del tratto orientale della balaustra che corre lungo la Via Simone Bologna

Statue di S. Proculo, realizzata da A. Anello del 1673, e di Sant'Eustozio, realizzata da G. Travaglia nel 1673,  poste all'ultimo ingresso, da sinistra, del tratto orientale della balaustra che corre lungo la Via Simone Bologna

L'attuale piano di calpestio della piazza è stato realizzato nell'anno giubilare del 2000 su commissione della Provincia regionale di Palermo in occasione della conferenza O.N.U contro la criminalità organizzata . Chi entra in esso, da qualsiasi punto di accesso, è guidato come in un pellegrinaggio, da camminamenti in lastricato in marmo di Billiemi, all'ingresso al tempio, realizzando così un ancor più stretto e funzionale rapporto tra il piano e la Cattedrale. I ciotoli di fiume che riempiono i riquadri tra i camminamenti sono segno delle evangeliche pietre angolari.

Photo Gallery

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Il lato della Balaustra lungo la Via Matteo Bonello

 

Il lato della Balaustra lungo la Via Vittorio Emanuele

 

Il lato della Balaustra lungo la Via Simone Bologna

 

"Planum Ecclesiae"

 

Il monumento a S. Rosalia di V. Vitaliano