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Chiusura Area Monumentale e Museo Diocesano
Martedì 17 gennaio, in segno di partecipazione al dolore che la nostra Città sta vivendo per la morte di fratel Biagio Conte, il Museo Diocesano e l’area monumentale della Cattedrale di Palermo resteranno chiusi.
Parrocchia S. Giuseppe Cafasso
22 MARZO
Parrocchia S. Nicolò all’Albergheria
Esercizi Spirituali: “La vocazione di Gesù”
Don Gabriele Virga
Locandina: https://bit.ly/3EhHkq2
La Quaresima è orientata alla Pasqua: il “ritiro” non è fine a sé stesso, ma ci prepara a vivere con fede, speranza e amore la passione e la croce, per giungere alla risurrezione.
Anche il percorso sinodale non deve illuderci di essere arrivati quando Dio ci dona la grazia di alcune esperienze forti di comunione.
Anche lì il Signore ci ripete: «Alzatevi e non temete». Scendiamo nella pianura, e la grazia sperimentata ci sostenga nell’essere artigiani di sinodalità nella vita ordinaria delle nostre comunità.
Cari fratelli e sorelle, lo Spirito Santo ci animi in questa Quaresima nell’ascesa con Gesù, per fare esperienza del suo splendore divino e così, rafforzati nella fede, proseguire insieme il cammino con Lui, gloria del suo popolo e luce delle genti. (Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2023)
Con la speranza di proseguire insieme, come artigiani di sinodalità, il cammino alla sequela di Cristo, il Crocifisso Risorto, auguro a tutti una Buona e Santa Pasqua!
Don Filippo Sarullo Parroco
LIVE STREAMING DALLA CATTEDRALE

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (forma breve) (11, 3-7.17.20-27.33b-45)
In quel tempo, le sorelle di Lazzaro mandarono a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato». All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!».
Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. Marta, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Gesù si commosse profondamente e, molto turbato, domandò: «Dove lo avete posto?». Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!». Gesù scoppiò in pianto. Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!». Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?».
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. Disse Gesù: «Togliete la pietra!». Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?». Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare».
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.
Parola del Signore.
Liturgia completa – www.lachiesa.it/liturgia >>
la Cattedrale di Palermo è Chiesa Parrocchiale della Parrocchia Maria SS. Assunta che si estende soprattutto nel territorio del Cassaro Alto, Via Maqueda (fino alla Chiesa di S. Ninfa) e parte bassa del quartiere Capo.
La Cattedrale è aperta
Lunedì – sabato dalle 7.00 alle 19.00
Domenica dalle 8.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Orario delle S. Messe
Lunedì – Sabato: ore 7,30 – 18.00
Domenica e festivi: 8,45 – 9,45 – 11,00 – 18,00
Santa Rosalia, chiamata ed invocata dai palermitani con l’affettuoso appellativo di “SANTUZZA” è Santa Patrona di Palermo per averla salvata dalla peste del 1624. Le sue spoglie mortali, ritrovate sul Monte Pellegrino il 15 luglio del 1624, sono custodite in questa Cattedrale in urna a reliquiario d’argento posta nella Cappella a Lei dedicata.
Nella sezione di questo sito dedicato alla Santa notizie su: la vita, il miracolo, la festa, le devozioni, Santa Rosalia nell’arte e la proposta di un itinerario – “pellegrinaggio” per visitare Palermo “sui passi di Rosalia”.
Il corpo del Beato Padre Pino Puglisi, martire per mano mafiosa, riposa in Cattedrale, ai piedi dell’altare della Madonna della Immacolata Concezione, nella omonima cappella nella navata laterale di sinistra.I superbi mi hanno narrato cose vane, ignorando la tua legge;io invece parlavo della tua legge davanti ai re senza arrossire
Pellegrinaggio e venerazione dalle ore 08 alle 13 e dalle 16 alle 19
Link al sito ufficiale di Padre Pino Puglisi
La Cattedrale di Palermo patrimonio dell'umanità
La Cattedrale di Palermo, dal 3 luglio del 2015, data della proclamazione a Bonn, fa parte dell’ITINERARIO ARABO NORMANNO che è stato inserito nella “WORLD HERITAGE LIST” dell’UNESCO quale PATRIMONIO DELL’UMANITA’. Insieme alla Cattedrale di Palermo fanno parte dell’itinerario i Duomi di Monreale e Cefalù ed in Palermo la Cappella Palatina, il Palazzo Reale, la Chiesa di S. Giovanni degli Eremiti, la Chiesa della Martorana, la Chiesa di S. Cataldo ed il Ponte Ammiraglio.
“L’insieme degli edifici costituenti il sito di ‘Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale’ rappresenta un esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea. Tale sincretismo ha generato un originale stile architettonico e artistico, di eccezionale valore universale, in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e latini, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie.
In questa sezione il visitatore del Sito è accompagnato a scoprire la cronistoria degli eventi storico artistici che hanno determinato la Cattedrale che oggi ammiriamo ed ad una visita virtuale del complesso architettonico e dei tesori d’arte in esso contenuti.
Studi e ricerche (in PDF)
- Peregrinatio tesauri >>
- schede scientifiche su: Corona, placca ed anelli ritrovati nella tomba di Costanza d’Aragona, la teca d’avorio, i medaglioni del tempo normanno, il Paliotto Carandolet, i reliquiari dei Ss. Cosma e Damiano e della S. Croce e Gotico, la Pace di S. Luca ed i calici Madonita, Calo II di Spagna, Barbavara e Soledad. >>
- La meridiana >>
- la bibliografia >>
La visita della Cattedrale: benvenuto e notizie utili
Il parroco Mons. Flippo Sarullo
Le aree di visita
La visita della Cattedrale è struttura in due aree.- Area dell’Assemblea dei fedeli, costituita dallo sviluppo delle tre navate, a libero accesso
- Area monumentale “itinerario arabo normanno“, cui si accede con pagamento di ticket, è costituita da:
- Cappelle delle Tombe Reali con i Sarcofagi di Federico II, Enrcico VI, Ruggero II e quelli delle regine Costanza D’Aragona e Costanza D’altavilla,
- Tesoro della Cattedrale, in cui sono custoditi reperti della oreficeria normanna come la celebre corona di Costanza d’Aragona
- Cripta in cui sono le tombe degli Arcivescovi che si sono succeduti alla guida dell’Arcidiocesi di Palermo ricavate in preziosi sarcofagi alcuni dei quali di epoca romana.
- I tetti
Notizie utili
SEGNI DI BELLEZZA
È importante contemplare l’Eterna Bellezza per continuare a sognare un futuro per la comunità umana”. Un’proposta di incontro con con il territorio dell’Arcidiocesi di Palermo con i suo splendidi tesori d’arte e soprattutto con la testimonianza del vissuto delle Comunità parrocchiali www.turismo.arcidiocesi.palermo.it >>
