Cattedrale di Palermo, la visita virtuale della Cappella di Santa Rosalia
Luogo di venerazione dei palermitani e tappa obbligata per i visitatori che entrano in questa Cattedrale è la cappella dedicata a Santa Rosalia, Patrona di Palermo,dove sono custodite le sue spoglie mortali.
La cappella è chiusa da una cancellata in ottone sopra la quale si trovano sette lampade d'argento. Sopra l'arco di ingresso alla cappella, in marmo bianco, campeggia la grande aquila con le ali spiegate, simbolo della città di Palermo.
L'urna a reliquiario del 1631 che custodisce il corpo di S. Rosalia
Dietro l'altare d'argento, protetta da un cancello di rame del 1655, risiede la preziosa urna in argento di Santa Rosalia.
Essendo volontà del Senato Palermitano di "dimostrare maggiormente l'affetto e la reverenza" alla nuova Santa Patrona della Città decretò la costruzione di una nuova arca per contenere e portare in processione le sue sacre reliquie. La nuova arca, urna a reliquiario, fu costruita nel 1631, su disegno dell'Architetto del Senato, Mariano Smeriglio, dai maestri argentieri Giuseppe Oliveri, Francesco Rivelo, Giancola Viviano e Matteo Lo Castro con la collaborazione di Michele Farruggia e Francesco Roccuzzo. Un ruolo importante nella composizione dell'arca molto probabilmente lo ebbe il gesuita Giordano Cascini, autore, su incarico del Senato, della storia ufficiale di Santa Rosalia: "De vita et inventione S. Rosaliae", la cui prima edizione, firmata dal Cardinale Giannettino Doria è stata posta all'interno dell'arca insieme al corpo di S. Rosalia. L'opera è strutturata in tre parti sovrapposte. La prima contiene la pedana rettangolare finemente decorata ai bordi in argento sbalzato. Su di essa poggia il fusto con agli angoli quattro putti alati che con una mano reggono l'urna e con l'altra uno scudo in cui campeggia la rosa simbolo di Santa Rosalia, già nel nome rosa-lia (lilium). Nel lato lungo tra gli angeli vi è l'aquila simbolo del Senato Palermitano.
Al centro è l'urna che contiene le reliquie della Santa. Di forma longitudinale come la base, è decorata con quattro scene a rilievo, di ispirazione gaginesca, che si riferiscono alla vita della Santa. La prima descrive la "vocazione di S. Rosalia": la santa riceve il mandato da Gesù Bambino sostenuto da Maria. Nella seconda S. Rosalia è raffigurata all'interno della grotta della Quisquina mentre scolpisce sulla pietra la memoria del sua permanenza nel posto. La terza scena raffigura Santa Rosalia nell'atto di ricevere i fiori. Nella quarta scena S. Rosalia riceve la corona da Gesù Bambino sostenuto da Maria.
Il terzo livello dell'arca è dato dal coperchio che porta ai lati sei formelle (due per ogni lato lungo ed una per ogni lato corto) in cui è raffigurata la vita della Santa dal momento in cui gli angeli la invitano ad abbandonare la Quisquina per recarsi sul Monte Pellegrino fino alla sua morte terrena. In queste formelle sono posti in particolare evidenza i segni: bastone, conchiglia, catene che rimandano alla scelta di eremita e penitente di Santa Rosalia, la corona del Rosario a testimoniare il suo legame con la Madre di Gesù. L'arca o la "vara" come la chiamano i palermitani si conclude con la statua di S. Rosalia raffigurata con gli abiti di monaca basiliana quale il Cascini scrive dovette essere, coronata di rose, con in mano la Croce e nell'atto di schiacciare un drago simbolo del male e/o della peste.
La parete di destra della cappella è decorata con il bassorilievo di Valerio Villareale del XIX sec. che riproduce S. Rosalia che intercede presso Gesù Cristo per salvare Palermo dalla peste.
La parete di sinistra della cappella è decorata con il bassorilievo di Valerio Villareale del XIX sec. in cui è raffigurata la processione del 1625, miracolosa per aver salvato Palermo dalla peste
Sul fondo della cappella, dietro l'urna a reliquiario, si può ammirare una delle icone più diffuse di S. Rosalia opera di Giuseppe Velasco del XIX sec.
Per conoscere la vita, la morte ed il miracolo di Santa Rosalia, la devozione verso la Santa Patrona di Palermo come è espressa nelle arti e nelle tradizioni popolari, per scoprire i luoghi di Santa Rosalia e percorrerli insieme a Lei vi invitiamo a visitare la sezione del sito a Lei dedicata:
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