Sito ufficiale della Cattedrale di Palermo
 

Palermo Arabo-normanna e le Cattedrali di cefalù e Monreale

Giustificazione dell'UNESCO di eccezionale valore universale

"L'insieme degli edifici costituenti il sito di 'Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale' rappresenta un esempio materiale di convivenza, interazione e interscambio tra diverse componenti culturali di provenienza storica e geografica eterogenea.
Tale sincretismo ha generato un originale stile architettonico e artistico, di eccezionale valore universale, in cui sono mirabilmente fusi elementi bizantini, islamici e latini, capace di volta in volta di prodursi in combinazioni uniche, di eccelso valore artistico e straordinariamente unitarie"

La slideshow che sopra vi abbiamo proposto per presentarvi l'intinerario di Palermo Arabo-Normanna insieme alle Cattedrali di Cefalù e di Monreale contiene immagini delle testimonianze d'arte e del vissuto dei territori dei quartieri Capo, Albergheria e Danisinni che fanno da immediato corollario ai mounumenti dichiarati dall'UNESCO patrimonio universale dell'umanità.

La cattedrale di Palermo icona del Cammino di Fede del popolo di Dio che sta in Palermo

Un sincretismo che nella Cattedrale di Palermo ha avuto continuità fin quasi ai nostri giorni e che ci consegna una  testimonianza unica del cammino di fede del popolo palermitano e di mille anni della sua storia civile ed artistica. Ogni generazione, con il suo diverso sentire,  ha voluto lasciare la  traccia del suo passaggio.

Essa conserva, comunque, ampi tratti dell'originario tempio arabo-normanno di cui qui di seguito diamo una rapida elencazione delle parti godibili da turisti e visitatori.

Le foto a supporto dello scritto sono disponibili nella pagina facebook della Cattedrale di Palermo cliccnado su questo scritto

La costruzione Gualteriana

L'Arcivescovo normanno Gualtiero Offamilio nel costruire la Cattedrale di Palermo, modificando radicalmente il precedente tempio Nicodemiano, replicò la tipologia di impianto misto delle Cattedrali normanne di Cefalù e Monreale: la Basilica, di ispirazione latina, per accogliere i fedeli ed il Santuario, di ispirazione bizantina, spazio dedicato alla celebrazione del "Sacrificio Eucaristico", strutturato in Titulo, Antitulo ed Absidi. Impianto che è stato radicalmente modificato dal grande restauro del 1781-1801. Della costruzione Guatierana sono a noi pervenuti:

La decorazione  a tarsie laviche della parete meridionale della navata centrale

La decorazione  a tarsie laviche della parete settentrionale della navata centrale

Le pareti del Titulo nell'orginario apetto esterno. Nella foto del particolare del prospetto meridionale, procedendo da sinistra verso destra, sono visibili la sola parete esterna  del  Titulo e l'alta parete del corpo dell'Antititulo.

La foto documenta l'alta parete a settentrione del corpo dell'Antititulo

La foto documenta l'alta parete a sinistra del corpo dell'Antititulo visibile da oriente

La zona del Diaconicon dell'Antitulo all'interno riportata alle origini dal restauro della seconda metà del XX sec. E' visibile in alto il Cleristorio (loggiato) che percorreva la pare più alta del Titulo e dell'Antititulo

I corpi delle tre absidi. I normanni dedicarono particolare attenzione a decorarne le pareti esterne, sempre con tarsie laviche,  perchè contenevano la zona del Santuario

Particolare della decorazione a tarsia lavica dell'abside centrale.

La foto mostra l'abside meridionale all'esterno ed al suo interno, spazio oggi  utilizzato come una delle sale del tesoro della Cattedrale

Arcoponte di collegamento tra la Cattedrale e la torre campanaria (secondo lo Zanca)

Le decorazioni a teste zoomorfe che corrono quale cornice conclusiva del primo livello della torre campanaria, delle pareti della navata centrale, del titulo e delle absidi

Particolare della decorazione a testa zoomorfa nel prospetto settentrionale

Breve tratto della pavimentazione. Nel presbiterio si conservano le uniche testimonianze della pavimentazione del tempio gualteriano realizzata a mosaico con disegni geometrici

Particolare della decorazione della pavimentazione del tempio normanno nella zona del presbiterio.

Il mosaico della Madonna con il Bambino posta sopra il portale d'ingresso del portico meridionale. La iconografia è riconducibile a quella della  Madonna Regina (Basilissa) riccamente vestita, assisa in trono e Cristo benedicente,  ed a quella della Madre di Dio della Passione (Amolyntos) con gli angeli ai lati in alto che portano i segni della Passione.

 

Le tombe

La tomba di Federico II Imperatore, "Stupor Mundi". Tomba e baldacchino sono stati realizzati in porfido rosso. La tomba di Feederico II e quelle che seguono sono state spostate dalla zona del santuario, dove oggi è la cappella di S.Rosalia, nelle prime due cappelle della navata laterale meridionale

La tomba di Ruggero II, Re di Sicilia. Tomba in porfidio rosso e baldacchino decorato con mosaici, è posta dietro la tomba del nipote Federico II

La tomba dell'Imperatore Enrico VI, Tomba e baldacchino in porfidio rosso, accanto alla tomba del figlio Federico II

La tomba dell'Imperatrice Costanza D'Altavilla, madre di Federico II. Tomba in porfidio rosso e baldacchino decorato con mosaici posta dietro la tomba del marito Enrico VI

Tomba dell'Arcivescovo Gualtiero Offamilio, fondatore della Cattedrale normanna, in sarcofago decorato con mosaici a disegno geometrico

 

Le altre testimonianze 

Il seggio in cui sedeva il Re di Sicilia ed il candelabro pasquale decorati con mosaici

La corona, la placca e gli anelli ritrovati nella tomba della regina Costanza D'Aragona, moglie di Federico II, frammento di tessuto  del corredo funebre di Enrico VI e la teca del tempo normanno. Oggetti custoditi nel Tesoro della Cattedrale

La pagina del Corano scolpita nella prima colonna a sinistra del portico meridionale, proveniente dalla preesistente moschea

Il tetto a muqarnas che chiude l'angusto amdito a sinistra del portale della zona del diaconicon, che oggi ospita una delle stanze del tesoro. Molti studiosi lo affermano proveniente dalla preesistente moschea. Nella stessa zona è stato riportato alla luce un tratto della pavimentazione della antica moschea in cotto,

I Normanni: Conte Ruggero, il Gran Duca Roberto il Guiscardo e sua moglie, guerriera, Sichelgaita consegnano al Vescovo Nicodemo Palermo dopo averla strappata al dominio degli arabi. Avvenimento raffigurato nell'affresco di Mariano Rossi (1802 -1803) nel catino absidale centrale.

Le reliquie di S. Rosalia, santa normanna acclamata e venerata Patrona di Palermo per averla salvata dalla peste.