Cattedrale di Palermo, la visita virtuale del prospetto orientale

Il prospetto orientale, visibile dalla odierna Piazza Sett'Angeli, è costituito dalle torri angolari sud e nord-orientale, dalle pareti esterne delle absidi aperte in quello che era l'Antitulo dell'antico tempio gualteriano.
E' questa la chiusa della zona del Santuario della chiesa normanna, luogo di forte ed intensa spiritualità, perché qui era fatta memoria del Sacrificio di Cristo per la salvezza dell'uomo e qui era custodito il suo Corpo Eucaristico.
Il Santuario, secondo anche una sensibilità bizantina, lo si è rivolto ad oriente, punto da cui origina la luce e verso Gerusalemme, perché fosse segno della tensione del cristiano a Cristo: "Luce",
E' questa grande sensibilità religiosa degli uomini di fede del tempo, quelli che hanno progettato il Duomo di Monreale e quelli che hanno progettato la Cattedrale di Palermo, che li ha spinti a porre particolare attenzione e cura alla decorazione del prospetto orientale.
Ci è stato consegnato uno dei più alti esempi di decorazione a tarsia lavica, cioè di figure geometriche o floreali in pietra lavica alloggiate in conci di tufo.

Il complesso architettonico sembra poggiare su un piano rialzato, in verità quello che appare un basamento altro non è che il volume facciale della Cripta addossata alle pareti delle absidi.
L'allineamento dei conci e la continuità dei motivi decorativi dei primi tre ordini delle torri angolari scalari con le pareti delle absidi laterali e dell'Antitulo, documentano la contemporaneità della loro costruzione.
La diversità del tessuto decorativo del paramento murario e lo sviluppo non perfettamente curvilineo dell'abside centrale portano ad ipotizzare che esso sia stato rielaborato nel XIII sec.
Il primo ordine della costruzione è spoglio di decorazioni tranne che nell'abside centrale la cui parete è movimentata da monofore cieche contenute in archi a sesto acuto, poco pronunciato, sottolineati da una doppia ghiera.
Alla sommità degli archi, ed oltre, la parete è arricchita da oculi decorati con figure geometriche a tarsia lavica.

Il complesso delle decorazioni del secondo ordine, preceduto da una fascia decorativa orizzontale con motivo geometrico ripetuto, è caratterizzato da una teoria di monofore, tutte cieche tranne quelle al centro delle absidi laterali (quella dell'abside centrale è stata chiusa alla fine del XIX sec.).
Le monofore sono contornate da archi a sesto acuto: poco pronunciato quello delle torri angolari e delle torri di raccordo con l'abside centrale, accentuati quelli delle absidi; questi ultimi sono ottenuti dall'incrocio di archi a tutto sesto.
L'interno delle monofore è decorato con una doppia fascia, a tarsia lavica, intervallata da due oculi.
Gli archi sono disegnati con fasce decorative a tarsia lavica. Gli spazi che esse sottoscrivono sono riempiti con oculi decorati con motivi geometrici diversi l'uno dall'altro.
Una serie di ulteriori oculi, decorati anche questi a tarsia lavica, separa gli archi dal complesso di cornici che chiude il paramento murario con la consueta merlatura.
Notevole il combinato degli effetti cromatici della decorazione a tarsia lavica e degli effetti chiaroscurali degli elementi architettonici, quali i capitelli pensili e le nicchie polilobate scavate nei conci.

In periodo Gotico la decorazione a tarsia lavica sarà sostituita da quella incisa sulla pietra, ciò ha indotto alcuni studiosi ad ipotizzare che il terzo ordine delle torri angolari sia stato realizzato in epoca successiva a quella gualteriana. Ma la osservata continuità del modello decorativo tra le alte pareti dell'Antitulo e quelle del terzo ordine delle torri e soprattutto l'allineamento e le modalità di innesto dei conci delle torri con quelle sempre dell'adiacente antitulo, inducono a ritenere che le costruzioni siano contestuali.
Nell'alta parete orientale dell'Antitulo sono riprodotti i motivi ornamentali di quella meridionale. Una serie di alte monofore cieche sottese da archi segnati da doppia ghiera, decorata a bugne e conci a guanciale, contiene un doppio ordine di strette finestre. Il paramento murario è chiuso dalla merlatura.

Gli ultimi tre ordini delle torri sono stati progettati e costruiti contemporaneamente a quelli delle torri occidentali.

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