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5. Mai 2024 – Sechster Ostersonntag

+ Aus dem Johannesevangelium (15, 9 – 17) Damals sagte Jesus zu seinen Jüngern: „Wie der Vater mich geliebt hat, so habe ich euch geliebt.“ Bleib in meiner Liebe. Wenn du meine Gebote hältst, wirst du in meiner Liebe bleiben, so wie ich die Gebote meines Vaters gehalten habe und in seiner Liebe bleibe. Ich habe dir dies gesagt, damit meine Freude in dir sei und deine Freude vollkommen sei. Das ist mein Gebot: Ihr sollt einander lieben, so wie ich euch geliebt habe. Niemand hat größere Liebe als diese: sein Leben für seine Freunde hinzugeben. Ihr seid meine Freunde, wenn ihr tut, was ich euch befehle. Ich nenne euch nicht länger Diener, weil der Diener nicht…

5 maggio 2024 – VI Domenica di Pasqua

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (15, 9 – 17) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando.…

28. April 2024 Fünfter Ostersonntag

+ Aus dem Johannesevangelium (15, 1 – 8) Damals sagte Jesus zu seinen Jüngern: „Ich bin der wahre Weinstock und mein Vater ist der Bauer.“ Jede Rebe an mir, die keine Frucht bringt, schneidet er ab, und jede Rebe, die Frucht bringt, beschneidet er, damit sie mehr Frucht bringt. Du bist bereits rein aufgrund des Wortes, das ich dir verkündet habe. Bleib in mir und ich in dir. So wie die Rebe nicht von selbst Frucht bringen kann, wenn sie nicht im Weinstock bleibt, so kannst du es auch nicht, wenn du nicht in mir bleibst. Ich bin der Weinstock, du bist die Zweige. Wer in mir bleibt und ich in ihm, bringt viel Frucht, denn ohne…

April 28, 2024 – Fifth Sunday of Easter

+ From the Gospel according to John (15, 1 – 8) At that time, Jesus said to his disciples: «I am the true vine and my Father is the farmer. Every branch in me that does not bear fruit, he cuts, and every branch that bears fruit, he prunes so that it bears more fruit. You are already pure, because of the word that I announced to you. Remain in me and I in you. Just as the branch cannot bear fruit on its own unless it remains in the vine, neither can you unless you remain in me. I am the vine, you are the branches. He who remains in me, and I in him, bears…

28 aprile 2024 – Quinta Domenica di Pasqua

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (15, 1 – 8) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far…

21. April 2024 Vierter Ostersonntag

+ Aus dem Johannesevangelium (10, 11 – 18) In dieser Zeit weise Jesus: „Ich bin der gute Hirte.“ Der gute Pastor aus eigener Kraft für sein Leben. Der Söldner – er ist kein Pfarrer und hat den Hund nicht zur Welt gebracht – er hat den Kopf verlassen, den Kopf aufgegeben und geflüchtet, der Hund hat vergewaltigt und sich zerstreut; Ich glaube, es ist ein Söldner und nicht wichtig für die Menschen. Ich bin der gute Hirte, ich kenne meine Schafe und meine Schafe kennen mich, so wie der Vater mich kennt und ich den Vater kenne, und ich gebe mein Leben für die Schafe. Ich weiß nicht, was ich sagen muss, weil ich nicht weiß, was…

21 aprile 2024 Quarta Domenica di Pasqua

+ Dal Vangelo secondo Giovanni (10, 11 – 18) In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle…

April 21, 2024 Fourth Sunday of Easter

+ From the Gospel according to John (10, 11 – 18) At that time, Jesus said: «I am the good shepherd. The good shepherd gives his life for the sheep. The mercenary – who is not a shepherd and to whom the sheep do not belong – sees the wolf coming, abandons the sheep and runs away, and the wolf kidnaps them and scatters them; because he is a mercenary and does not care about the sheep. I am the good shepherd, I know my sheep and my sheep know me, just as the Father knows me and I know the Father, and I lay down my life for the sheep. And I have other sheep that…

EUCHARISTISCHE ANBETUNG IN DER KATHEDRALE

Die Anbetung ist die erste Antwort, die wir auf die freie Liebe, auf die überraschende Liebe Gottes geben können. Das Staunen über die Anbetung ist in der Kirche von wesentlicher Bedeutung, insbesondere in diesem Moment, in dem wir die Gewohnheit der Anbetung verloren haben. Anbeten bedeutet in der Tat, im Glauben zu erkennen, dass nur Gott der Herr ist und dass unser Leben, der Weg der Kirche, das Schicksal der Geschichte von der Zärtlichkeit seiner Liebe abhängt. Er ist der Sinn des Lebens. Seien wir wachsam, damit wir uns nicht in den Mittelpunkt stellen statt Ihm. Und kehren wir zur Anbetung zurück. Möge die Kirche anbeten: In jeder Diözese, in jeder Pfarrei, in jeder Gemeinde möge der…

ADORAZIONE EUCARISTICA IN CATTEDRALE

L’adorazione è la prima risposta che possiamo offrire all’amore gratuito, all’amore sorprendente di Dio. Lo stupore dell’adorazione è essenziale nella Chiesa, soprattutto in questo momento in cui abbiamo perso l’abitudine dell’adorazione. Adorare, infatti, significa riconoscere nella fede che solo Dio è il Signore e che dalla tenerezza del suo amore dipendono le nostre vite, il cammino della Chiesa, le sorti della storia. Lui è il senso del vivere. Vigiliamo, perché non ci succeda di mettere al centro noi invece che Lui. E torniamo all’adorazione. La Chiesa sia adoratrice: in ogni diocesi, in ogni parrocchia, in ogni comunità si adori il Signore! Perché solo così ci rivolgeremo a Gesù e non a noi stessi; perché solo attraverso il…

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