Domenica 31 Luglio 2022 – XVIII del Tempo Ordinario

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».
Parola del Signore
Il Vangelo di questa domenica rimanda, per esemplificazione delle tristi conseguenze della cupidigia, al Vicerè Emanuele Filiberto, che nel 1624, consentì l’attracco del Vascello che si sapeva carico di appestati, nel porto di Palermo per riceversi i doni del Re di Tunisi. La peste si diffuse a Palermo mietendo molte vittime, tra cui lui medesimo. Santa Rosalia che nella sua vita si arricchì presso Dio salvò nel 1625 Palermo dalla peste.