Sui Passi di Rosalia:

Pellegrinaggio al Santuario sul Monte Pellegrino

 

 

ll Monte Pellegrino dichiarato da Goethe "il più bel promontorio del mondo", è un massiccio montuoso di rocce carbonatiche con prevalenza di calcari, alto 606 metri s.l.m, caratterizzato da una orografia estremamente movimentata, ricca di pianori praticabili, e fianchi ripidi ricchi di fenomeni di carsismo e con ben 134 grotte di origine marina e/o carsica. Sembra sorgere o quasi adagiarsi sul mare.  Il suo nome richiama S. Pellegrino, martire durante la persecuzione di Valeriano. Il Monte è stato sempre considerato dai palermitani montagna sacra e luogo di culto, come attestano le tracce ritrovate di un altare punico ed una ’iscrizione cristiana in greco del secolo VII, “Sii dunque glorificato o Dio”, che si può ancora leggere sulla scala rupestre della valle del Porco.

 

Forte quindi dovette essere il richiamo al Sacro Monte per la giovane eremita Rosalia che qui giunse  provenendo dai monti della Quisquina, primo suo eremitaggio. Scelse quale luogo della sua dimora  l’antica chiesa bizantina, costruita addosso una roccia, che come abbiamo sopra detto in epoca cartaginese era stata scalpellata in modo da farne una grande edicola dall’inconfondibile struttura di altare punico”.

Vuole la tradizione vulgata che sul Monte Pellegrino Rosalia occupasse il suo tempo nella lettura della parola di Dio, nella preghiera e nella contemplazione  “alternandole con qualche lavoro manuale e con l’accoglienza caritatevole sia dei pastori  che di tutti quelli che venivano dalla città per raccomandarsi alle sue preghiere ed essere da lei confortati. Qui morì 4 settembre del 1170.

L'incontro con Santa Rosalia ed il sacro monte può iniziarsi o concludersi con la visita al Museo Etnografico Giuseppe Pitrè, il grande studioso delle tradizioni popolari siciliane che tra i suoi meriti ha anche quello di aver ripreso nel 1896 la celebrazione in gran fasto del Festino, con la costruzione del Carro trionfale, che si era interrotta nel 1859

 
 

Il Santuario

Il culto di S. Rosalia si diffuse subito in città, la giovane eremita Rosalia e le sue radicate virtù cristiane non potevano non esser note in città mentre era ancora in vita. Già nel 1180, 10 anni dopo la morte di Rosalia,  i Giurati della città fecero erigere una cappella sul Monte a lei dedicata a S. Rosalia, nei pressi dell’odierna grotta-santuario (Cfr. “Il Pitré” La Rosa e il Giglio di G.Di Giorgio p.11)  e ancora esistono …materiali documentarii che attestano il culto di S. Rosalia a Palermo a partire dal 1205… (Cfr. P.Collura, op.cit. pp.57-64).

Prova molto significativa, a tal riguardo, è il documento riguardante la decisione del Senato di Palermo del 1474, durante il corso di una forte pestilenza precedente a quella famosa del ritrovamento delle ossa del 1624, che propone di… restaurare la chiesa, ormai diruta, di S.Rosalia sul Monte Pellegrino… (Cfr. P.Cannizzaro, Religionis Christianae Panormi libri sex, ms. Qq E 36 c.201, Bibl. Com.le Palermo). Si trattava, con tutta probabilità, del restauro della cappella risalente al 1180 di cui sopra.

Troviamo ulteriore conferma di quanto detto nei rilievi di V. Giustolisi (Topografia Storia e Archeologia di Monte Pellegrino, p.24 e ss., C.Doc. e Ric. Sic. Ant. “Paolo Orsi” Pa 1979), che precisa di aver trovato tracce architettoniche di una chiesetta con un antico culto della Madonna e …dell’esistenza nella grotta di un antico culto dell’acqua salutare che si personificava in origine in una ninfa, successivamente interpretata da una divinità ellenica molto simile all’Atena Kronia, da Tanit, da Iside, dalla Madonna e infine (appunto) da S.Rosalia.

Il 15 luglio del 1624, nel luogo indicato in sogno da S. Rosala a tale Girolama La Cattuta, si rinvennero delle ossa umane, che nel febbraio del 1625, avendo superato dubbi e perplessità,  il Cardinale Giannettino Doria, sentita una commissione di esperti che dichiarò essere appartenuti ad una giovane donna, sancì essere della Vergine Palermitana Rosalia.

Subito ebbero inizio i lavori per trasformare la piccola chiesa di origine bizantina ed inglobata la grotta dove furono rinvenute le ossa della Santa nel Santuario che oggi i Palermitani fanno meta di pellegrinaggio soprattutto nella notte tra il il tre ed il 4 settembre quando proprio nel santuario si celebra solennemente la ricorrenza del die natalis della Santa.

Il Santuario è posto a 445 m s.l.m. La seicentesca facciata è addossata alla roccia, nel suo ultimo ordine è ricavata una nicchia in cui è stata posta, nella seconda metà del XVII sec. una statua in marmo di anonimo siciliano. Superato il portale di ingresso si accede ad un vestibolo loggiato che apre allo spazio, a cielo aperto, antistante la sacra grotta. In questo, soprattutto intorno alla statua di S. Rosalia posta subito prima dell'ingresso alla grotta, i palermitani  pongono gli ex voto per grazia ricevuta, tra di esse fa spicco una grossa ancora. Da una sontuosa cancellata si accede alla grotta "carsica" cuore del Santuario. Meta del pellegrinaggio dei palermitani è la statua, scolpita da Gregorio Tedeschi su commessa del Senato, di S. Rosalia distesa estatica con la Croce in mano. La statua, rivestita da una lamina d'argento dorato, è  posta all'interno di una urna marmorea decorata con la tecnica dei marmi mischi, sormontata da un tabernacolo su cui è una statua d'argento a reliquiario in cui è raffigurata S. Rosalia. Tutta la composizione e protetta da un baldacchino in marmo.

La strada asfaltata, realizzata nel 1924, che oggi consente una agevole ascesa al Santuario si conclude, più avanti, nella piazza del belvedere in cui è posta su una piazzola ricava tra le rocce la statua in bronzo di S. Rosalia realizzata da B. De Lisi jr.

 

La riserva orientata

L'intero massiccio del Monte Pellegrino (zona A di Riserva) e la Real Tenuta della Favorita (zona B o di pre-Riserva), ad esclusione delle infrastrutture sportive, fanno parte della Riserva naturale orientata, situata nel territorio del comune di Palermo che si estende per 1.050 ha. E stata istituita con Decreto dell'Assessore Regionale al Territorio n.610/44 dell'ottobre 1995, ed affidata in gestione alla Associazione Rangers d'Italia, nella sua veste attuale. L'area è inserita nel sito di interesse comunitario ITA020014.

Diverse le specie botaniche tipiche riscontrabili sul Monte Pellegrino, quali la palma nana il cappero il ficodindia ecc. e nella zona delle falde ampie aree di gariga, macchia mediterranea e residui lembi di lecceta. Il sottobosco ospita splendide orchidee, quali per esempio l'endemica Ophrys lanulata, specie prioritaria secondo la direttiva Habitat della Unione Europea (codice 1905).

Parte dell'area della Real Tenuta della Favorita è infine occupata da zone coltivate (agrumeti, orti, frutteti, campi agricoli sperimentali) e da zone rimboschite a conifere.

Tra i mammiferi presenti nel parco ci sono la volpe, la donnola, l'arvicola del Savi, il cinghiale, il coniglio selvatico. Nelle grotte è segnalata la presenza del pipistrello.La Riserva ospita oltre 40 specie di uccelli. Tra i rapaci, oltre al falco pellegrino, a cui il monte deve la sua denominazione, vi nidificano la poiana, il gheppio, il barbagianni, l'assiolo e la civetta; l'area è inoltre sulla rotta migratoria del falco pecchiaiolo.

 

Sentieri ed escursioni

La Scala vecchia: sul versante sud, tradizionalmente utilizzata per i pellegrinaggi al santuario di Santa Rosalia.

Il Sentiero della Valle del Porco: sul versante ovest, con accesso dal Parco della Favorita, in prossimità delle Ex Scuderie Reali, mediamente impegnativo e da fare con esperti accompagnatori.

Il Sentiero della Rufuliata: poco a nord della Valle del Porco, un sentiero agevole che si va comunque a ricongiungere al precedente.

Il Sentiero per la Grotta Niscemi e per la Roccia dello Schiavo che costeggia la base del versante ovest, con accesso dalle Ex Scuderie Reali.

La Scaletta della Perciata versante est a nord delle Grotte dell'Addaura. percorribile con difficoltà, per il quale è consigliato l'uso di corde.

 

Ambienti naturalistici

Nelle vicinanze del santuario ritroviamo il Gorgo di Santa Rosalia, un piccolo specchio d'acqua stagionale, sito di riproduzione del rospo smeraldino siciliano, noto agli ecologi e ai limnologi del mondo intero per essere stato citato in uno degli articoli più famosi nella letteratura delle scienze ecologiche e di biologia evoluzionistica: “Homage to Santa Rosalia, or why are there so many kinds of animals?”

la Grotta Niscemi sorge sulle pendici del versante occidentale del Monte Pellegrino e racchiude testimonianze di arte rupestre del Paleolitico superiore, scoperte successivamente a quelle delle grotte dell'Addaura.

la Valle del Porco È uno stretto vallone costeggiato da rupi calcaree ricoperte da fitta vegetazione rupestre, attraversato da un ripido sentiero lungo circa 1,5 km, che conduce dalle Scuderie Reali sino al Santuario di Santa Rosalia.

 
 
 

Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè

 

 

Il Museo etnografico intitolato al grande studioso di tradizioni popolari Giuseppe Pitrè (1841 - 1916) raccoglie preziose testimonianze della cultura e della tradizione popolare sicialana, tra queste quelle riferite a Santa Rosalia: bozzetti dei carri trionfali, statue di S. Rosalia, immagini sacre. Giuseppe Pitrè fu studioso e devoto di S. Rosalia, a lui si deve nel 1896 la ripresa della tradizione del fasto del Festino con l'uso del carro trionfale, che si era interrotto nel 1859.

   

 


Per celebrazioni, pellegrinaggi e visite nel Santuario

Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino - via Pietro Bonanno - Palermo
Cell. Reggente: 3398706117
Tel (+39) 091 540326 Fax (+39) 091 6375286

sito: www.santuariosantarosalia.it

e.mail:  santuariosantarosalia@gmail.com

 

 


I luoghi dell'itinerario

Santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino Via Pietro Bonanno. Palermo

Cell. Reggente: 3398706117
Tel (+39) 091 540326 - Fax (+39) 091 6375286
emael: santuariosantarosalia@gmail.com

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Il Monte Pellegrino - falde

Largo Antonio Sellerio - Via Pietro Bonanno

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Il Museo Etnografico G. Pitrè

Viale Duca degli Abruzzi, 1, 90146 Palermo - Tel 091 740 9008

Orari di apertura

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Assistenza all'itinerario

con prenotazione per gruppi di minimo numero di persone:

Korai  Territorio sviluppo e cultura

Via Mariano Stabile, 221 - 90141 Palermo

sito www.korai.it

email: korai@korai.it

 

Palma Nana s.c.
Via Caltanissetta, 2B - 90141 Palermo
sito:www.educazioneambientale.com
email:  info@educazioneambientale.com
Telefono: 091 30 34 17
FAX: 091 38 09 837